C'è capitata tra capo e collo un paio di settimane fa. Dice: "l'hai sentita sta storia del fotovoltaico?". Poi è stato un attimo: è ripartito tutto come nel 2013 per il progetto del mega eolico. L'ansia per un territorio rimasto, finora, uno dei pochi spazi incontaminati nel comune di Orvieto.
Il progetto è dislocato in tre punti:

  • San Faustino
  • Poggente
  • San Bartolomeo

Questa è la mappa.
E questi sarebbero i numeri:
74356 PANNELLI
fai uno sforzo perché non si riescono ad immaginare così tanti pannelli.

Mi sono venuti subito in mente i grandi impianti fotovoltaici come quello in Marocco, nel deserto del Sahara, vicino alla città di Ouarzazate, o la Longyangxia Hydro-solar PV Station di Longyangxia Dam, nella provincia di Qinghai, in Cina.

Gli impianti fotovoltaici hanno un potenziale enorme per la produzione di energia rinnovabile ma trovano una logica collocazione in aree industriali, sui tetti di fabbriche e abitazioni, nella cartellonistica, sulle barriere antirumore delle autostade e così via. Ha senso sviluppare energia ecosostenibile sottraendo terreno all'agricoltura o all'allevamento? Andando inoltre ad alterare uno degli ultimi ecosistemi naturali ancora presenti in Umbria, un esempio emblematico di Conservazione della Diversità Biologica?
Ecco quello che succederebbe se il progetto ? venisse realizzato: un paesaggio conosciuto e amato in tutto il mondo, trasformato in un devastante spettacolo di speculazione.
Oppure questa valle incantevole:


Un progetto del genere avrebbe conseguenze distruttive sull'ambiente, sulle persone che vivono in questa terra e sull'economia di tutta la zona.
Allora mi chiedo: perché? Cui prodest?, ossia chi se ne avvantaggia?
Chi risponde di questo?

#tutelamontepeglia